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Tempo di lettura: 3 minuti

A Vallo di Nera,  il 10 e 11 giugno 2023 il “paese-monumento” di Vallo di Nera torna alla ribalta con la migliore produzione casearia e la tradizione pastorale dell’Umbria

Il “paese- monumento” di Vallo di Nera (Pg), incastonato nel cuore della Valnerina, tra le rocce e il fiume Nera, tornerà sotto i riflettori sabato 10 e domenica 11 giugno per la XIX edizione di Fior di Cacio, la mostra mercato delle produzioni casearie artigianali di qualità che, quest’anno, sarà il palcoscenico ideale per celebrare la recente assegnazione al comune umbro dell’ambìto titolo di “Città del Formaggio” attribuito dall’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi).

Cuore della manifestazione, organizzata dal Comune di Vallo di Nera, sarà, come ogni anno, la mostra mercato dei formaggi e dei prodotti alimentari e dell’artigianato umbro, allestita nelle cantine e lungo le suggestive vie del borgo, immerso in un invidiabile scenario naturale, con i banchi di assaggio e di vendita che consentiranno ai visitatori di degustare e acquistare i migliori formaggi artigianali umbri e non solo. Tra questi, vi saranno vere e proprie chicche dell’eccellenza casearia locale, come il pecorino a latte crudo e la ricercata ricotta salata della Valnerina, tra i prodotti principe della tradizione pastorale di questi luoghi, Presidio Slow Food, ricavata esclusivamente da latte ovino di greggi pascolate in Valnerina senza l’utilizzo di mangimi.

Fior di Cacio è una manifestazione nata dalla volontà di dare il giusto rilievo al meglio delle produzioni casearie dell’Umbria, mettendo in risalto il ruolo insostituibile dei pascoli umbri, con le varietà floreali che conferiscono aromi e fragranze particolari ai formaggi, e offrendo il proprio contributo alla conoscenza e al recupero delle produzioni di nicchia, a rischio scomparsa. Proprio l’azione promozionale e di tutela dell’eccellenza casearia umbra, svolta negli anni dal Comune di Vallo di Nera, sarà coronata quest’anno dalla celebrazione del titolo di “Città del Formaggio”, un riconoscimento prestigioso, conferito dall’ONAF (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) a quei comuni italiani che siano “culturalmente e economicamente sede di produzioni casearie identitarie nel contesto sociale” e che, per potere mantenere questo titolo negli anni, compiano i necessari sforzi per promuoverle attraverso l’organizzazione di eventi dedicati.

In occasione di Fior di Cacio 2023, che lascerà ampio spazio anche alle altre produzioni manifatturiere e alimentari dell’Umbria, come la norcineria, i tartufi, lo zafferano, i legumi, le confetture, i vini, vi sarà un nutrito cartellone di appuntamenti, naturalmente incentrati sulle prelibatezze casearie dell’Umbria e della Valnerina in particolare, sede da secoli di una fiorente attività pastorale, che sarà al centro dell’attenzione anche per le sue specialità culinarie, come il pecorino cotto ai ferri e la vera pasta Cacio e pepe, preparata all’interno di una forma di cacio. Occasione imperdibile per scoprire lo scenario naturale dei pascoli della Valnerina sarà la visita sui sentieri della Transumanza fino a Meggiano, che comprende l’itinerario guidato tra i pascoli circostanti il borgo di Meggiano, con la possibilità di assistere alla preparazione della ricotta, che verrà servita per la merenda.

Tradizione ludica e valore identitario della produzione casearia locale troveranno poi il loro momento d’incontro nel pomeriggio di sabato 10 giugno, quando, nel centro storico, si svolgerà la curiosa esibizione del “lancio del formaggio”,  il cosiddetto “ruzzolone”, un gioco itinerante di antica origine, oggi tutelato dalla Federazione Italiana Giochi e Sport Tradizionali e dall’European Traditional Sports and Game Association, praticato in genere su strade e mulattiere di campagna, consistente nel tirare la “ruzzola”, cilindro di legno del peso di qualche chilo, somigliante a una forma di pecorino, ma talvolta adoperando per il lancio le stesse forme di formaggio stagionato.

Oltre alle iniziative legate al formaggio e agli incontri a cura di Slow Food, a Fior di Cacio non mancheranno le attività all’aria aperta come il rafting lungo il fiume Nera; le escursioni lungo i sentieri di valle, mezza costa e montagna, che si inoltrano tra le tartufaie presenti nei boschi della zona; le iniziative per i bambini, come le passeggiate con gli asinelli e gli spettacoli teatrali; i concerti di musica popolare e gli artisti di strada che animeranno i vicoli del castello di Vallo di Nera.

Per maggiori informazioni
www.fiordicacio.com

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