Se vi trovate nei pressi dei Monti Martani e vi piace il trekking, non potete fare a meno di immergervi negli affascinanti percorsi offerti della zona. Una delle tappe a cui non si deve rinunciare è Lo Scoppio, un paese abbandonato in provincia di Terni.
Le origini del borgo risalgono a circa il 500 d.c. quando alcuni monaci vi si stanziarono. La maggiore evoluzione avvenne intorno al 1200 quando, grazie all’approdo dei Templari, si costruì il castello fortificato, le abitazioni e la chiesa di Chiesa di San Michele Arcangelo, ancora visitabile.
La località si raggiunge dal paese di Macerino, da Colpetrazzo oppure percorrendo la strada che da Acquasparta si dirige verso Spoleto. Usciti dalla superstrada direzione Acquasparta, si proseguire per Spoleto e, dopo alcuni km, vi troverete sulla sinistra uno spiazzo sterrato con due strade. La segnaletica anche se presente non risulta evidentissima, il consiglio è quindi di utilizzare una mappa o i nuovi mezzi multimediali.
La strada che porta all’abbandonato borgo umbro è percorribile anche con la macchina ma si tratta di un terreno impervio e quindi sarebbe meglio farlo con un fuoristrada o un SUV abbastanza alto.
Per chi invece ama camminare, ci saranno circa 6 km a dividervi dalla meta prestabilita. Lungo il percorso potrete ammirare un paesaggio veramente unico e respirare aria pulita, una gioia per chi durante la settimana è immerso nei ritmi cittadini e si trova a combattere i danni dello smog.
Dopo due ore circa di camminata, ecco raggiunto “Lo Scoppio”. Sulla destra troverete il primo edificio che accoglie il rifugio escursionistico. Restaurato nel 1992 nell’ambito dei programmi integrati mediterranei, doveva essere un punto di riferimento per i molteplici percorsi della zona. Il programma coinvolse anche il comune di Acquasparta (di cui fa parte Lo Scoppio), la regione Umbria e la comunità dei Monti Martani.
Purtroppo il rifugio in questione non è più agibile e al suo interno si trovano solo sporcizia e rifiuti, porte e finestre rovinate segnale del poco rispetto per i luoghi e la natura.
Continuando a percorrere la stradina principale, dopo alcuni edifici distrutti, in una situazione rialzata è possibile vedere il bellissimo arco che permette di immergersi in un piccolo ma affascinante castello. Entrando in questa minuscola delizia, dove pietre e piante si fondono a creare un ambiente da film fantasy, sulla destra troverete la bellissima chiesa di San Michele Arcangelo.
Il luogo di culto cattolico conserva ancora affreschi in ottimo stato che, purtroppo, si affiancano a indecenti spray di bombolette. Affascinante è anche l’altare in pietra presente in fondo alla chiesa, fondamentale per le celebrazioni.
Contributo di Diego Diomedi
Programmatore e web designer, da sempre ho amato viaggiare ed esplorare culture e tradizioni del mondo. Ai tour organizzati preferisco la libertà di muovermi.