Due giorni a Perugia: un itinerario nella cittadina medievale

Fabro, dove il "ferraio" è diventato uno dei lavori simbolo della città
Fabro, dove il “ferraio” è diventato uno dei lavori simbolo della città
4 Settembre 2018
2 giorni a Perugia
Tempo di lettura: 3 minuti

Sebbene sia la città principale dell’Umbria, grazie alle modeste dimensioni del centro città Perugia è la meta ideale per un breve soggiorno

L’intero capoluogo umbro si estende su di una superficie di poco meno di 450 Km quadrati e questo lo rende la seconda città più grande della regione dopo Gubbio. Nonostante tutto, il centro storico e i quartieri circostanti sono di dimensioni più contenute per questo, in 2 giorni a Perugia, si pùo scoprire la città quando non ci si può concedere una vacanza un po’ più lunga.

Come raggiungere il centro città di Perugia

I dintorni delle mura cittadine sono dotati di diverse aree di parcheggio gratuite, tuttavia la zona interna è fornita anche di mezzi di trasporto pubblico che permettono di arrivare nel centro storico di Perugia molto comodamente, soprattutto in occasione di eventi popolari come l’Eurochocolate o l’Umbria Jazz, il festival jazzistico più importante d’Italia.

A passeggio tra i vicoli medievali in 2 giorni a Perugia

La conformazione della città vecchia conserva il tipico assetto medievale dei borghi umbri fatto di vicoli e stradine su cui affacciano imponenti palazzi storici di impostazione trecentesca. L’intero centro storico è ricco di monumenti e luoghi d’interesse, tanto che il primo consiglio per una visita di Perugia in due giorni è quello di fare una lunga passeggiata immergendosi nella caratteristica atmosfera della città.

Cosa vedere il primo giorno a Perugia

Utilizzando il comodissimo minimetro, la prima meta suggerita è la Rocca Paolina edificata nel 1540 per volere di papa Paolo III Farnese, da cui l’edificio prende il nome. L’imponente fortezza viene progettata come simbolo del potere papale ed infatti è realizzata sulle dimore dei Baglioni, una nobile famiglia perugina, per punire la loro rivolta contro il pontefice. Il complesso incorpora dunque al suo interno una sorta di quartiere fatto di case, torri e strade ad oggi percorribili e sede di un centro espositivo.

Uscendo dalla Rocca dal lato nord, si arriva in Piazza della Libertà da dove parte Corso Vannucci, la strada principale di Perugia chiamata così in nome del pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino. La strada accompagna il visitatore fino al Palazzo dei Priori, sede tra l’altro della Galleria Nazionale dell’Umbria dove è esposta la più vasta collezione di opere d’arte umbre che spazia dal Duecento al Rinascimento.

Nella piazza antistante al Palazzo dei Priori, meritano una sosta la grandiosa Fontana Maggiore, splendido esempio di scultura medievale, e la Cattedrale di San Lorenzo, storico Duomo di Perugia costruito in stile gotico con la facciata rivestita in pietra locale e arricchita da un portale in stile barocco.

Perugia nascosta: le mete per il secondo giorno

Proseguendo nell’itinerario di due giorni del capoluogo umbro, il suggerimento è di inoltrarsi per strade meno conosciute, alla scoperta di luoghi forse meno famosi ma ugualmente suggestivi.

Tra questi vi è senza dubbio l’Abbazia di San Pietro, complesso benedettino risalente al X secolo sorto su un’antica area sacra etrusco-romana. All’interno è possibile ammirare numerosi dipinti tra cui alcuni del Perugino e di Giorgio Vasari mentre dai chiostri esterni si possono raggiungere il campanile e la biblioteca, ricca di manoscritti e antichi codici.

All’esterno dell’Abbazia si estendono anche l’orto botanico e l’orto medievale: entrambi conservano centinaia di specie di piante provenienti dalla flora locale e internazionale e richiamano il modello del giardino monastico medievale, circondato di mura e utilizzato per coltivare erbe medicinali e ad uso alimentare.

Proseguendo lungo i vicoli di Perugia alla ricerca di scorci inaspettati, il viaggio della seconda giornata prosegue con l’acquedotto medievale, costruito nella seconda metà del 1200 per portare l’acqua da Monte Pacciano alla Fontana Maggiore. Lungo all’incirca 4 km, oggi non è più funzionante ma si possono ancora ammirare i resti di alcune arcate in località San Marco.

La visita di due giorni a Perugia termina con la Cappella di San Severo, attigua alla chiesa omonima, dove è possibile ammirare l’affresco “La Trinità e i Santi”, unica opera di Raffaello conservata a Perugia, iniziata dal celebre artista urbinate e terminata poi dal Perugino.

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