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Tartufo nero e Sagrantino: l’Umbria nel gusto

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Tartufo nero e Sagrantino
16/05/2025 Tempo di lettura: 2 min.

Quando parliamo di abbinamenti culinari, dobbiamo prestare attenzione non solo a come li raccontiamo, ma soprattutto al gusto che può emergere dall’incontro tra ingredienti simbolo di un territorio. In Umbria, uno degli accostamenti più rappresentativi e identitari è quello tra tartufo nero e Sagrantino, due eccellenze che raccontano la regione attraverso sapori intensi e profondi.

Parlando dell’Umbria, infatti, non possiamo fare a meno di citare questa combinazione che unisce la terra e la vigna, l’aroma penetrante del tartufo e la struttura potente del vino, in un dialogo armonioso che affonda le radici nella tradizione.

Alla scoperta del tartufo nero

Se pensiamo a degli alimenti sofisticati che riescono ad attirare l’attenzione di tutti per le loro caratteristiche e per il gusto che possano regalare uno dei primi a venire alla mente è sicuramente il tartufo nero. Quello che nasce in Umbria prende il nome di tartufo umbro o diamante nero ed è sicuramente noto in tutto il mondo per le sue note di sapore davvero uniche e particolari.

Parliamo infatti di un fungo che riesce a crescere solo in determinate zone, come ad esempio i boschi che offrono la giusta ombra e le migliori condizioni per quanto riguarda l’umidità. Trovare tartufi di questo tipo non è di certo la cosa più facile del mondo ed è proprio per questo che si tratta di un prodotto molto pregiato che viene utilizzato per enfatizzare piatti di ogni tipo.

Solitamente il tartufo nero dell’Umbria viene utilizzato per realizzare delle ricette locali davvero molto interessanti e che hanno come riferimento la pasta all’uovo e i formaggi tipici della regione che verranno, ovviamente, enfatizzati dalla presenza di questo fungo così intenso e particolare.

L’abbinamento del tartufo nero e Sagrantino

Se il tartufo nero è già eclatante da solo, dobbiamo soffermarci sulle caratteristiche principali di questo ingrediente laddove dovesse essere accostato ad altre sostanze in grado di far uscire allo scoperto delle note di sapore ancora più vivaci ed elettrizzanti. Ecco perché, nel corso della storia, sono stati proposti diversi abbinamenti, ma uno fra i tanti risulta essere quello più indicato.

Il tartufo nero dell’Umbria viene sempre accostato ad un vino rosso che sorge nello stesso posto e che gli abitanti del luogo hanno imparato a denominare come Sagrantino. Si tratta di una tipologia di vino molto consistente e strutturato che non viene mai consumato fresco, ma che viene servito dopo un discreto tempo di maturazione e invecchiamento.

Il rosso di questo nettare è davvero molto intenso e pare che questo prodotto non sia solamente noto a livello locale, ma che rappresenti una grande realtà in grado di affermare l’identità dell’Umbria non solo nel nostro paese, ma in tutto il mondo. Proprio per questo sono davvero tanti i coltivatori che si dedicano alla produzione di questo vino che, come facilmente presumibile, è stato descritto come un prodotto di eccellenza da abbinare con facilità alle portate di carne.

Chiunque abbia avuto la possibilità di assaggiare questo tipo di prodotto ha descritto come il tartufo e il vino si vadano a completare alla perfezione, donando delle note di sapore che non è facile riscontrare in altri alimenti. Questi due ingredienti possono essere utilizzati per preparare delle pappardelle con tartufo nero e Sagrantino oppure per dar vita ad un arrosto di cinghiale davvero unico nel suo genere.

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