La Galleria nazionale dell’Umbria è un museo italiano situato nel cuore di Perugia. Conserva la maggiore raccolta di opere dell’arte umbra ed alcune tra le più significative opere dell’arte dell’Italia centrale, dal XIII al XIX secolo.
Le sue origini si intersecano con la nascita dell’Accademia del disegno, che intorno alla seconda metà del XVI secolo aveva sede nel Convento degli olivetani a Montemorcino, nella quale vennero raccolti una prima parte di disegni e dipinti.
A causa della soppressione degli ordini religiosi imposta dapprima dall’impero napoleonico e poi dal Regno d’Italia, tra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX, il materiale raccolto aumentò notevolmente in quanto le opere artistiche di maggior pregio passarono in proprietà allo Stato, andando così ad integrare (quando non furono disperse tra i musei di tutto il mondo) la raccolta dell’Accademia.
Nel 1863 fu istituita una pinacoteca civica intitolata a Pietro Vannucci, ma il problema a quel punto era quello di trovare una sede adeguata per tutto il materiale raccolto.
Nel 1878 la pinacoteca lasciò la vecchia sede dell’Accademia e fu trasferita al terzo piano del palazzo dei Priori.
Ampliata con acquisti e donazioni, nel 1918 assunse la denominazione di Regia galleria Vannucci. Nel corso degli anni sono stati ricavati nuovi spazi espositivi concessi in uso dal Comune e l’esposizione museale odierna è organizzata in sequenza cronologica e articolata per ambiti stilistici. Alcune sale del terzo piano sono adibite ad uso esclusivo di mostre temporanee di carattere artistico o culturale in genere. La Galleria è stata al centro di un vasto progetto di consolidamento strutturale, allestimento museale e ordinamento museografico. Alcuni di questi interventi sono stati realizzati anche grazie ai fondi del Gioco del Lotto, in base a quanto regolato dalla legge 662/96. Nel corso del 2018, in occasione del centenario della statalizzazione del museo, verranno ospitate mostre ed eventi di rilevanza speciale.
Le opere sono esposte in quaranta sale su due piani del palazzo. Per comodità di esposizione lungo il percorso si possono individuare i seguenti periodi storici.
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