
L’Umbria, piccola regione dell’entroterra italico, è considerata la terra dei santi e dei miracoli, per i vari eventi sacri e spirituali che ne hanno caratterizzato la storia. Ripercorriamo insieme l’itinerario di fede attraverso i santuari dell’Umbria.
Assisi, Cascia e Collevalenza: a spasso tra i santuari dell’Umbria
Uno dei luoghi di culto dei santuari dell’Umbria più importanti per il Cattolicesimo,è il Santuario Basilica Papale e Sacro Convento di San Francesco di Assisi. Fu costruito nel 1228 e Papa Gregorio IX fu artefice della posa della prima pietra, il giorno dopo aver canonizzato Francesco.
L’edificio, che fu consacrato da Papa Innocenzo IV nel 1253, subì danni ingenti, con il crollo di gran parte del soffitto, durante il grave terremoto che nel 1997 colpì l’Umbria e le Marche. Grazie ai successivi lavori di restauro e ricostruzione, la Basilica ha riacquistato tutta la sua magnificenza.
Cascia, in provincia di Perugia è nota non solo per essere meta di grandi pellegrinaggi, ma anche per la cordiale ospitalità e per la tradizione culinaria. Qui i turisti possono vivere una grande esperienza religiosa, visitando il monastero di Santa Rita e il Santuario a lei dedicato. La donna, molto devota al cattolicesimo, dopo la morte del marito e alcuni disaccordi con i familiari di lui, entrò in convento, dedicandosi alla preghiera e al conforto di poveri e ammalati.
Verso la prima metà del 500 ricevette una stimmate sulla fronte, proveniente dalla corona indossata da Gesù Cristo quando fu crocifisso. Inizialmente Santa Rita Da Cascia era una piccola chiesetta, trasformata in seguito in un vero Santuario, grazie a Madre Teresa Fasce.
Il Santuario dell’Amore Misericordioso di Collevalenza è stato edificato in epoca recente: la sua costruzione è stata ultimata nel 1975 ed è noto anchecome Madre Speranza delle Ancelle dell’Amore Misericordioso. Il 18 settembre 1951 la donna decise di fermarsi con le sue suore e con i Figli dell’Amore Misericordioso presso Collevalenza, nelle vicinanze di Todi. Il 22 novembre 1981 Papa Giovanni Paolo II fece visita al Santuario, elevandolo a Basilica Minore il 17 aprile1982.
Il viaggio prosegue tra feste e leggende
Continuiamo la nostra escursione tra i santuari dell’Umbria, visitando quello di Sant’Ubaldo, a Gubbio, affidato alla custodia dei frati francescani, dal lontano 1816. Nella chiesa si trova la teca con il corpo intatto del Santo,patrono della città insieme a San Giorgio e a Sant’Antonio Abate.
Ogni anno, il 15 maggio la città celebra la Festa dei Ceri, evento religioso di fama mondiale. In questa occasione i tre Santi patroni vengono commemorati attraverso una corsa che, partendo dal centro storico, raggiunge la cima del monte Ingino, dove sorge la Basilica di Sant’Ubaldo.
Proseguiamo il nostro itinerari dei santuari dell’Umbria con Il Santuario della Madonna del Bagno deve questo nome al colle su cui sorge e fu edificato nel 1687, a pochi km da Deruta (PG) in località Casilina, nel luogo in cui avvenne un miracolo. Nelle pareti della basilica sono state murate numerose maioliche, ex-voto per le grazie ricevute, a testimonianza di un’arte antichissima.
Per molti secoli i credenti hanno pregato e invocato la Santissima Vergine per ottenere miracoli, grazie e guarigioni prodigiose. La leggenda narra che, nell’anno 1657, un mercante di nome Cristoforo trovò per terra una tazza in ceramica riportante l’immagine della Madonna, proprio nel luogo in cui attualmente sorge il Santuario.
Per non lasciarla a terra, sistemò l’effigie tra i rami di una quercia. Quando, qualche tempo dopo sua moglie si ammalò, Cristoforo tornò presso la quercia per invocare la Madonna, pregando per la guarigione della sua consorte. Tornato a casa, scoprì che la donna era guarita: fu proprio lui a porre il primo ex-voto nel Santuario della Madonna del Bagno, ovvero una piastrella in ceramica.

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